martedì 21 luglio 2015

Recensione: Fisica sognante - Riflessioni su fisica, matematica, giocoleria e didattica.

"Buongiorno. Mi chiamo Federico Benuzzi, sono il vostro insegnante di Matematica e Fisica e faccio il giocoliere. Quindi, se mi vedete in giro per strada con la parrucca non sono impazzito, sono pagato!"

A marzo ho deciso di portare mio figlio grande - che per comodità chiameremo l'Ingegnere, visto il suo approccio curioso verso tutto ciò che lo circonda - alla Festa della Matematica, che si tiene ogni anno al Parco Oltremare di Riccione. È una manifestazione per ragazzi, che vede laboratori e conferenze che si adattano alle varie fasce d'età, a partire dai 4 anni. Siamo andati un giorno solo, il sabato, e proprio prima della conferenza di Massimo Polidoro, che volevo ascoltare io, c'era un'altra conferenza: secondo il programma, era uno spettacolo di giocoleria e fisica. Un po' perplessa, entro. Mai avrei pensato che l'Ingegnere, 5 anni ancora da compiere, potesse rimanere ad ascoltare anche solo per 5 minuti: e invece, come per magia, è rimasto imbambolato per quasi un'ora a guardare questo "pagliaccio" (perdonatelo, ha sempre 4 anni e mezzo) che parlava di fisica. Cosa ci ha capito alla fine? Nulla, ovvio. Ma ora sa che la fisica è una cosa divertente e l'anno prossimo vuole tornare a tutti i costi alla Festa della Matematica! Per me, lo scopo è raggiunto a pieno.

Ma torniamo al "pagliaccio". Chi era? 

Era, anzi, è un professore di fisica prestato alla giocoleria o, se preferite, un giocoliere prestato alla didattica o, meglio ancora, un giocoliere e un insegnante. Comunque sia, Federico Benuzzi è un entusiasta della vita. E questa è la cosa che salta agli occhi leggendo il suo libro; prima ancora del fatto che è un insegnante, un fisico, un giocoliere e un attore, Federico è una persona positiva, piena di entusiasmo, che riesce a tramettere il suo sguardo meravigliato attraverso il racconto della sua vita. Io non lo conosco personalmente, è solo mio "amico" su Facebook (durante la conferenza disse di chiedergli pure l'amicizia, che tanto la dà a cani e porci!), ma leggendo questo libricino, non si può restare indifferenti alla sua simpatia contagiosa.
Con uno stile leggero e colloquiale, ci racconta del Federico adolescente, poco studioso ma che riusciva bene in matematica e soprattutto in fisica; poi del Federico che, per senso di sfida, impara a giocare col diablo del fratello; poi del Federico che pensa di insegnare dopo una discussione "particolare" della sua tesi di laurea e, last but not least, del Federico che è un attore praticamente da sempre.
La cosa davvero bella de "La Fisica Sognante" è che riesce in tre grandi obiettivi:
1. far capire la fisica; 
2. far capire che la fisica non sono solo formule senza senso staccate dalla realtà, ma sono esattamente il modo per descrivere quello che succede nella realtà;
3. trasmettere l'amore per una materia, dimostrando che può essere divertente e accessibile a tutti.
Ad averlo avuto un professore così al liceo! Anche se confessa che, nonostante il suo approccio abbastanza rilassato con la classe, fonti certe (la bidella!) riferiscono che è l'insegnante più temuto della scuola, a riprova che durezza e severità non portano necessariamente il rispetto dei ragazzi.
Il libro non è una biografia, non è un testo di fisica, non parla solo di giocoleria: è più un libero fluire dei pensieri di Benuzzi, che racconta la sua esperienza nei vari mondi che arricchiscono la sua vita e che vuole essere una testimonianza - e uno sprone- sia per gli insegnanti, sia per i ragazzi.
Una bella testimonianza davvero.

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