giovedì 3 settembre 2015

Recensione: Perché diamo i numeri? e tante altre domande sulla matematica

Sempre mio figlio di 5 anni, quello che per comodità chiamiamo L'Ingegnere, inizia a dimostrare una certa inclinazione per la matematica e le materie scientifiche in generale. E questo vuol dire che inevitabilmente mi fa domande sempre più incalzanti e curiose, alle quali non è certo facile dare risposte chiare e semplici. D'Altronde, chi non si è mai chiesto chi ha inventato i numeri? o qual è il numero più grande di tutti? Giusto l'altro giorno mi sono trovata a dovergli spiegare che i numeri sono infiniti perché puoi sempre aggiungere 1 al numero più grande che riesci a pensare e quindi non si finisce più. Certo, far capire il concetto di infinito a un bambino non è mica uno scherzo, come d'altra parte il concetto di zero o di numero negativo. Per non parlare dei calcoli in base diversa da 10, come per esempio il calcolo del tempo in cui si divide tutto per 60: non riesco ancora a insegnargli per bene a leggere l'orologio!
Cercando un po' di aiuto in giro, ho trovato questo simpatico libro di Federico Taddia, giornalista, autore e conduttore televisivo (ma per me famoso per le sue collaborazioni con Topolino), che intervista Bruno D'Amore, matematico e saggista e che, visti il cognome e le origini, potrebbe essere mio parente!
"Perché diamo i numeri? e tante altre domande sulla matematica", Editoriale Scienza, è un comodo Bignami con tante domande sulla matematica e altrettante risposte molto semplici, pronto alla consultazione quando serve.
Con un linguaggio vicino a quello dei bambini (le domande sembrano fatte davvero da un ragazzino delle elementari), Taddia e D'Amore riescono incredibilmente a spiegare dei concetti anche molto complessi, condendo il tutto con qualche simpatico aneddoto e alcune curiosità, come la storiella di Gauss che doveva sommare tutti i numeri da 1 a 100 e che a me fu raccontata prof. di fisica solo al terzo anno di liceo scientifico. Fra le tante nozioni, nonostante abbia ormai una certa età, anche io ho trovato qualcosa che non sapevo: ho scoperto che lo zero è un numero pari, mentre a scuola mi avevano sempre detto che non è pari né dispari.
Insomma, un libricino da avere a portata di mano in caso di domande a tradimento dei figli e anche per dare una rispolverata alle cose che abbiamo studiato a scuola, tanti anni fa.

Nessun commento:

Posta un commento