sabato 20 agosto 2016

Il killer di piazzale Dateo

Altro giro, altra corsa.

In questo pomeriggio assolato, sdraiata in riva al mare, ho finito il racconto "Il killer di piazzale Dateo" di Paolo Roversi, pubblicato da Newton Compton Editori.
È un racconto breve di circa una cinquantina di pagine, ambientato in una Milano resa torrida dal caldo di ferragosto. Non poteva esserci momento migliore per leggerlo!
Il giornalista Enrico Radeschi - ormai sempre lui! - sta finalmente per partire per la sua amata bassa per un po' di vacanze, ma è costretto a rimanere in città per seguire quello che il suo direttore definisce il "giallo dell'estate": tre vittime, tre diverse nazionalità, due pistole diverse ma, a detta dei testimoni, un unico assassino. 
Insieme al suo amico vicequestore Loris Sebastiani e grazie alle sue capacità di hacker, Radeschi riuscirà a risolvere il caso e a scrivere il pezzo che gli varrà la tanto agognata prima pagina del Corriere.
Un racconto che si legge tutto d'un fiato, che tiene il ritmo fino all'ultima riga. Solo una domanda mi è frullata in testa per tutto il tempo: ma il cingalese?

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